È stato varato il monoscafo Alla Grande - Pirelli, il nuovo Class40 di Ambrogio Beccaria, velista milanese trentenne che nel 2019 è stato il primo italiano a vincere la Mini-Transat. La barca, disegnata da Gianluca Guelfi in collaborazione con Fabio D’Angeli, grazie al supporto del main e lead sponsor Pirelli, è in partenza nei prossimi giorni per il trasferimento verso la Sicilia, in vista della prossima edizione della Palermo-Montecarlo.
Il progetto si avvale inoltre della collaborazione e del sostegno di Mapei (global sponsor). Il varo si è svolto a Genova alla Calata Gadda, nel cuore del Porto Antico. Un bel vento da Nord ha accolto l’imbarcazione che è stata tenuta a battesimo da una madrina molto importante per la carriera del navigatore milanese: la bottiglia è stata spaccata con un colpo sicuro da Roberta Oriani, la madre di Ambrogio. La costruzione del Class 40 Alla Grande - Pirelli è durata sei mesi e si è svolta nel neonato cantiere SanGiorgio Marine di Edoardo Bianchi, in passato project manager di Persico Marine nella costruzione delle imbarcazioni foiling di Luna Rossa e lui stesso velista olimpionico. La lavorazione ha coinvolto un team di dieci persone, tra cui i due designer dell’imbarcazione, Gianluca Guelfi e Fabio D’Angeli, Alberto Monaco, capo cantiere, Alberto Riva, navigatore oceanico che si è occupato dell’elettronica di bordo, Tommaso Stella, responsabile delle cime in collaborazione con Gottifredi e Maffioli, Bernardo Zin, boat captain, che ha seguito tutta la costruzione e l’organizzazione del lavoro, Albane Seassau, preparatrice che si è occupata delle dotazioni di sicurezza e degli impianti.
“Alla Grande è un’astronave!”, dice Ambrogio Beccaria. “Sono molto soddisfatto. Con Guelfi abbiamo scelto una barca, tra le quaranta che abbiamo studiato, che fosse la più facile con condizioni difficili. Non quella con la resistenza più bassa ma quella che avesse l’atteggiamento migliore. Inoltre abbiamo disegnato le vele prima di disegnare la barca, cosa che ci ha permesso di sapere con più precisione che carattere avrebbe avuto Alla Grande. Abbiamo costantemente mescolato il metodo scientifico di Guelfi con i miei input più empirici. Io volevo una barca che volasse senza foil ovvero una barca con la prua costantemente fuori dall’acqua. Spero di esserci riuscito!”
“Una novità importante”, continua Beccaria “è che abbiamo utilizzato i compositi di Northern Light Composite, materiali a basso impatto ambientale: abbiamo costruito il portellone di prua e di poppa e il portastrumenti con una fibra di lino e una resina termoindurente e riciclabile. Ora li testeremo in mare”. L’innovazione più importante di Alla Grande – Pirelli è certamente quella di essere una barca, allo stesso tempo, performante e sicura, nata per l’oceano e destinata a fare il giro del mondo in solitario. Tuttavia è stata studiata con requisiti di sicurezza supplementari rispetto ad altre barche della classe: “La linea della coperta”, dice Gianluca Guelfi, il designer della barca insieme a Fabio D’Angeli, “è particolare rispetto ad altre barche con la presenza di un doppio spigolo che ha il duplice scopo di irrigidire longitudinalmente la barca e di ottimizzare la posizione del centro di gravità rispetto al limite di stazza