De Antonio D32 Open prova in mare: come va, pregi e difetti

La gamma Open di De Antonio si arricchisce del D32, un nuovo modello che si pone tra il più piccolo, il D28, e il D36, a cui è ispirato il progetto. Certo, con quattro piedi in meno, ovvero una lunghezza inferiore di 1,60 metri rispetto al fratello maggiore, la new entry del cantiere spagnolo deve necessariamente rinunciare a qualcosa. In effetti, una volta saliti a bordo, troviamo qualcosa in meno, ma non troppo. Tutto quello che serve per una breve crociera o una fuga romantica di un fine settimana, infatti, è salvo, a partire dai volumi sottocoperta e dalla possibilità di avere un comodo letto matrimoniale.

Partendo da prua troviamo un prendisole triangolare che appoggia direttamente alla consolle centrale, protetta da un T-top e da un parabrezza. Ai piedi del tettuccio troviamo tre sedute e un mobile cucina che si estende per una ventina di centimetri, comprensivo di lavello e fornello singolo, mentre sotto c’è spazio per il frigo, l’icemaker e spazi per le stoviglie.

Lo schienale ribaltabile rende il divano utilizzabile sia fronte marcia, sia verso il tavolo che si trova verso poppa, servito anche da un altro divano che è parte integrante del grande prendisole poppiero che, come in tutti i modelli di De Antonio, nasconde i motori fuoribordo. Se ne possono installare due fino a 300 cv di potenza ciascuno, ma per un utilizzo famigliare una motorizzazione da 500 cv è più che sufficiente.

Quindi, cosa perde il D32 rispetto al D36? Perde spazio a centro barca. Nello specifico, se nel modello più grande troviamo un tender garage, nel D32 abbiamo solo un gavone spazioso sotto la panca della dinette. Un altro gavone è sotto il divano tra il tavolo e la consolle. Sotto al tavolo c’è l’accesso alla zona tecnica. Il mobile cucina si è ristretto in profondità, però restano sempre le tre sedute avvolgenti. Il prendisole a prua nasconde un altro gavone. Tra gli optional disponibili ci sono l’hard top (17.000 euro), il secondo frigo, e il secondo display Simrad da 12” in plancia.

Pur con 4” in meno, D32 non rinuncia a offrire al suo armatore una zona notte confortevole, per qualche pernottamento in rada o per rifugiarsi nelle ore più calde. Il sistema di cuscini che sul D36 permetteva di trasformare il piano di prua in un divano o in un letto matrimoniale è stato modificato con un pianale scorrevole che, quando viene estratto, estende lo schienale del divano e crea un piano unico, diventando un letto matrimoniale dalle ottime dimensioni. Si perse qualcosa in altezza, come nel caso del letto di poppa, che rimane più basso rispetto al D36 ma sempre molto spazioso, ideale per due bambini o come spazio storage. Resta anche il bagno, dove l’altezza invece è sempre confortevole. La privacy del bagno è affidata a una tenda in materiale velico che si arrotola quando è aperta e si chiude con una cerniera che corre lungo il perimetro della porta: una soluzione gradevole esteticamente ma meno pratica di una porta a soffietto o scorrevole.

Lo scafo del D32 Open è stato costruito in infusione per risparmiare peso e la barca, senza motori, pesa 3.900 kg. A proposito di fuoribordo, se ne possono installare una coppia di Mercury V6 da 200 cv ciascuno (53.300 euro più Iva), due V6 da 225 cv (59.500 euro), due Verado V8 da 250 cv (64.100 euro) oppure, come la versione in prova, la potenza massima installabile: due Verado V8 da 300 cv (69.250 euro). Con le ultime due motorizzazioni è disponibile anche il Joystick piloting system di Mercury, un optional da 25.900 euro che però rende semplicissima ogni manovra.

Il mare piatto di Barcellona è un invito a correre con il nuovo “piccolino” del cantiere spagnolo, che insieme ai nuovi motori V8 da 300 cv di Mercury forma un’accoppiata che garantisce il divertimento sulle onde. La progressione è interessante. Partendo da fermi, in 3 secondi siamo già in planata, un assetto che, riducendo la velocità, riusciamo a mantenere fino a un regime di 3.700 rpm, a 15 nodi, consumando 68 litri/ora. Per raggiungere la velocità massima di 47,3 nodi, invece, impieghiamo 32 secondi, considerando però che a bordo siamo in sei persone. La velocità di crociera si attesta tra i 26 e i 28 nodi, con un consumo al di sotto dei 100 litri/ora per entrambi i motori: è già un bel correre, ma l’assetto e il comfort dello scafo daranno l’impressione di essere a una velocità inferiore. D32 è divertente anche in virata stretta, perché riesce a stringere sempre di più il raggio per compiere un giro di 360 gradi senza mai cavitare. L’impatto con le onde (quelle delle scie di altre barche) è sempre morbido, anche perché vengono tagliate dalla prua verticale. Il parabrezza ripara bene dal vento ed è privo di montanti, ma la timoneria spostata sulla dritta fa sì che il pilota talvolta guardi l’orizzonte anche attraverso la curvatura del vetro, che però distorce la visione. Un difetto a cui il cantiere sta già lavorando. De Antonio D32 ha già suscitato l’interesse (e gli ordini) di numerosi armatori che cercano un open per famiglie, ma le sue dimensioni lo rendono ideale anche come tender di superyacht.

PRESTAZIONI

Note: 6 persone a bordo, 280 litri di benzina e serbatoio acqua vuoto. Utilizzo flap a partire da 20 nodi

I DATI

Lunghezza f.t.: m 9,90

Larghezza: m 3,20

Pescaggio: m 0,68

Dislocamento a vuoto: kg 3.900

Serbatoio acqua: lt 100

Serbatoio carburante: lt 650

Motori: 2 x Mercury Verado V8 300 cv

Motorizzazione max.: 2 x 300 cv

Omologazione CE categoria: B/10

Progetto: De Antonio Yachts

Prezzo di listino: 190.000 euro

Iva esclusa, prezzo base senza motori.

Prezzo 2 x Mercury Verado V8 300 cv: 69.250 euro, Iva esclusa

INDIRIZZI

De Antonio Yachts – Barcellona (Spagna)

In Italia: Pedetti Yacht – info@pedettiyacht.com – tel. 0185-370164