Il profilo dell’Aquila 42 Yacht si mostra ben bilanciato pur con la presenza del flying bridge. Con i suoi 12,64 metri di lunghezza per 6,40 metri di larghezza, Aquila 42 Yacht offre una notevole abitabilità anche grazie ai tre allestimenti proposti: sul ponte inferiore possono essere ricavate due, tre o quattro cabine.
La prima soluzione prevede due grandi suite con zona studio e ampio bagno più una ‘utility cabin’ a prua; invece, nella versione a tre cabine in questa zona è allestita una cuccetta doppia.
La motorizzazione è affidata a una coppia di Volvo Penta D4 da 230 CV l’uno con, in alternativa, gli stessi motori nella versione da 300 CV; la trasmissione è invece un’affidabile linea d’asse.
Negli spazi comuni, il grande living praticamente a tutto baglio sfrutta al meglio la larghezza di questo catamarano. La cucina si trova a poppavia, tra la dinette coperta e quella aperta in pozzetto; da qui una comoda scala porta al fly con ampi spazi vivibili e la postazione di guida.
«Due dinette aperte su una barca di 12,64 metri sono un’autentica rarità - fa notare Carlo Orione -, ideale per esempio, nelle giornate ventose dove pranzare sul fly non è consigliabile. Sono convinto che anche in Mediterraneo Aquila 42 incontrerà l’apprezzamento che sta già conquistando negli States, è un ottimo progetto e poi gode di tutte le prerogative dei modelli Aquila Power Catamarans: qualità dei materiali e loro lavorazione ai massimi standard, una cura maniacale nelle finiture e nelle dotazioni, e poi prestazioni in mare di livello assoluto».