Jeanneau Yachts 60 prova in mare: come va, pregi e difetti

Tender garage, hardtop in pozzetto e grande modularità negli interni sono i punti di forza del nuovo 60 firmato da Philippe Briand con interni a cura di Andrew Winch. Il 60 fa parte della gamma Jeanneau Yachts, che si differenzia dalla storica Sun Odyssey dedicata alla crociera pura per dimensioni e contenuti luxury interpretati in chiave “seriale”. Ne fanno parte al momento tre modelli, tutti al di sopra dei 50 piedi: il 55, il 60 e il 65.

Lo yacht era stato anche nominato in categoria Luxury Cruiser per l’edizione dello scorso anno dell’European Yacht of the Year, vinta poi dall’Hallberg-Rassy 50. Lungo 18,28 metri fuori tutto (la lunghezza scafo è di 17,41 metri) e largo 5,20, il 60 ha un dislocamento di 20.170 kg e due chiglie diverse. La standard misura 2,70 metri e pesa 5.000 kg, mentre quella optional offre un pescaggio ridotto, 2,25 metri, e ha un peso di 5.642 kg. Lo scafo è costruito in laminato pieno tramite infusione sottovuoto. Pur essendo un modello di serie, lo Jeanneau 60 offre un buon livello di personalizzazione grazie alle sue 19 possibili combinazioni di layout interni e ai tanti optional disponibili che permettono di adattarlo a praticamente qualsiasi esigenza di spazio e comfort.

La barca ha un prezzo standard di 842.800 euro + Iva con motore Yanmar 4LV150CR da 150 cavalli (trasmissione in linea). Lo abbiamo provato a Port Ginesta, in Spagna, e appena saliti a bordo la prima sensazione è una grande libertà di movimento, tanto in coperta quanto negli interni, dove materiali e stile contribuiscono a creare un’atmosfera ricercata. Siamo nella versione a tre cabine con armatoriale a poppa che ha il letto decentrato per far spazio proprio al garage, capace di ospitare tender fino a 2,90 metri di lunghezza. Questa soluzione toglie volume alla zona di poppa ma è un ottimo compromesso per gestire il mezzo di appoggio senza problemi. Le altre due cabine ospiti sono a prua del salone e di distinguono per la paratia centrale scorrevole che permette di dividere o unire lo spazio a seconda degli ospiti.

A seguire due bagni separati e a estrema prua un volume che può essere sfruttato in diversi modi: cabina del marinaio, altra cabina vip con letto matrimoniale o zona tecnica di stivaggio. Ma il cuore della barca è senza dubbio il salone centrale con la cucina separata verso prua. Nella versione standard (la nostra) è arredato con zona pranzo a sinistra e due poltrone singole che creano una gradevole zona living sulle mura opposte. La cucina è attrezzata di tutto il necessario per essere funzionale durante lunghe permanenze a bordo: doppio lavello, macchina del gas a tre fuochi con forno/grill, due frigoriferi/freezer da 75 e 144 litri, forno a microonde, posto dedicato alle bottiglie del vino in sentina e piano di lavoro in corian.

Il layout optional prevede la cabina armatoriale a prua con letto matrimoniale a murata e bagno a tutto baglio; in questo caso la cabina di poppa si restringe per far spazio a una seconda camera con letti singoli a castello e un letto basso che diventa doppio. Alle due versioni principali si aggiungono una serie di varianti che comprendono un divano al posto delle due poltrone singole e una proposta differente per il carteggio.

In coperta lo Jeanneau 60 si distingue per la grande funzionalità della zona di poppa, che accoglie gli ospiti con una plancetta leggermente asimmetrica per lasciare spazio, sulla destra, ad una passerella elettrica indipendente che scopre due gradini di accesso al pozzetto. Qui c’è anche il garage che, in optional, può essere dotato del sistema elettrico per varo e alaggio del tender.

Noi navighiamo su una versione dotata di classico sprayhood e bimini ma volendo c’è anche la soluzione più protettiva dell’hard top con tanto di scotta randa integrata che libera ancora di più il pozzetto. Le manovre sono infatti tutte rimandate verso poppa alle timonerie, ognuna delle quali è attrezzata con una coppia di winch e batterie di stopper per consentire agli ospiti di godere al meglio degli ampi spazi. I due tavoli e le panche che arrivano a circondare perfino il tambuccio creano un ambiente perfetto per godersi alla grande navigazione e soste in rada.

L’albero standard è uno Sparcraft in alluminio a due ordini di crocette posato in coperta e con sistema avvolgibile per la randa: in questa configurazione la randa misura 72 mq e il fiocco autovirante arriva a 59 mq (sul nostro modello abbiamo un albero classico con rotaia e vele francesi Incidence Sails). I due winch sui paramare sono gli Harken rewind elettrici 46.2 STA mentre la seconda coppia è composta dal modello Harken manuale 70.2 STA.

Navighiamo in condizioni meteo piuttosto variabili, da molto leggere a più sostenute. Con 10 nodi di vento boliniamo a circa 6,5 nodi che diventano 7,5 con raffiche a 12 nodi e un angolo al vento di 40°. Quando il vento sale sui 13/15 nodi e un angolo apparente tra i 60°e i 64° arriviamo a 8/9 nodi. Con il vento stabilizzati sui 15 nodi stringiamo fino a 30° con la nostra velocità che oscilla tra i 7,4 i 7,7 nodi.

Il vento sale ancora e con questo anche il mare diventa più mosso, diamo una mano di terzaroli alla randa e a 18 nodi di vento la velocità di bolina di attesta sui 5 nodi con un buon controllo sul timone grazie alle due pale che lavorano in modo efficace a barca sbandata. Al lasco torniamo a mettere tutta la randa e con il Code 0 ci divertiamo navigando sui 9 nodi con puntate fino a 11.

SCHEDA TECNICA

Lunghezza f.t. m 18,28
Lunghezza scafo/al gall. m 16,82
Lunghezza scafo m 17,41
Larghezza m 5,20
Pescaggio chiglia std/opt m 2,70/2,25
Dislocamento a vuoto kg 20.170
Zavorra chiglia std/opt kg 5.000/5.642
Serbatoio acqua lt 760
Serbatoio carburante lt 318
Superficie velica bolina mq 131
Motore Yanmar 150 cv
Omologazione CE categoria A
Progetto Philippe Briand + Andrew Winch

Prezzo listino da 842.000 euro

IVA esclusa f.co cantiere con motore Yanmar 4LV150CR da 150 cavalli

CANTIERE

Jeanneau, Francia. Lista dealer italiani su www.jeanneau.com