L'unico modo per rendersi conto dell'efficacia di questi sistemi è sperimentare di persona ed è quello che abbiamo fatto sulle coste della Svezia occidentale, dove abbiamo navigato a bordo di varie imbarcazioni che montavano inteceptor e di un Azimut 68S che montava anche due pinne stabilizzatrici in fibra di carbonio.
Una volta usciti al largo abbiamo abbassato le leve di accelerazione e incrociato le onde da ogni direzione, abbiamo anche navigato a distanza ravvicinata sulla scia di altre barche con i sistemi automatici Humphree inseriti e, in seguito senza. La differenza è impressionante, soprattutto per quanto riguarda lo sbandamento, che viene corretto a ogni minimo cambiamento del mare o della velocità (la corsa completa dell'interceptor si compie in 2 secondi) e quindi lavora di continuo. Ecco alcuni dati elaborati dalla casa svedese riferiti a due delle nostre prove: a bordo di un Nord West 420 Fly che montava Volvo Ips con Activ Ride control inserito, rispetto a una navigazione con il sistema disattivato, è stato registrato un risparmio di carburante fino all'11,3 per cento, un assetto inferiore di 2 gradi in fase di planata e un abbattimento del rollio del 43 per cento a 23 nodi.
Ancora, a bordo di un Azimut 68S che montava Volvo Ips e con Activ Ride Control e pinne stabilizzatrici, è stato registrato un risparmio di carburante fino all'11,9 per cento, un assetto inferiore di 2,4 gradi in fase di planata e un abbattimento del rollio del 56 per cento a 20 nodi e del 65 per cento con barca alla fonda.
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