Swan 55 prova in mare: come va, pregi e difetti

Un bluewater firmato Germán Frers per entusiasmanti navigazioni in tutti i mari del mondo. Lo Swan 55 porta in dote diversi elementi che provengono dalla linea Maxi, come la plancetta di poppa a doppia apertura e i tavoli multifunzione in pozzetto. Sottocoperta un layout a tre cabine e due bagni con diverse personalizzazioni e i quattro mood stilistici realizzati da Misa Poggi

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Lo Swan 55 è l’ultimo arrivo nella gamma Swan Yachts del cantiere, composta dai modelli 48 (nella versione aggiornata MKII), 54 (modello dal look retrò che trova ancora diversi estimatori), 58, 65 e 78. Il primo 55 fu disegnato da Sparkman and Stephens nel 1970 seguito dal 57 del 1977 per arrivare successivamente alla firma di Frers con lo Swan 56 del 1997 e lo Swan 53 del 2005.

Anche il recente 55 è un modello per la crociera pura che fa di comfort ed eleganza i suoi migliori punti di forza, ma che è capace di esprimere ottime performance e navigazioni brillanti e divertenti. Tutta la gamma (ad eccezione del vecchio 54) beneficia delle nuove linee sviluppate da Germán Frers, che si è ispirato alle carene degli ocean racer, ottimizzando lo scafo per dare il massimo comfort e prestazioni in crociera. Ad esempio, la scelta delle due pale del timone non è una moda, ma una necessità legata al progetto della carena. Lo scafo non ha forme estreme e non cambia assetto longitudinale in navigazione: la carena è stata disegnata per uno sbandamento ottimale tra i 18° e i 20°. I due timoni, inoltre, riducono l’attrito: quello sopravento esce fuori dall’acqua, quello sottovento diventa perpendicolare lavorando al massimo dell’efficienza.

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Mood ed eleganza senza tempo

Sottocoperta prosegue la collaborazione tra Nautor Swan e la designer genovese Misa Poggi per uno stile raffinato, funzionale e soprattutto molto concreto, dove l’elemento principale rimane il grande valore dell’artigianato tipico del cantiere. Il layout è unico a tre cabine e due bagni, ma ci sono alcuni elementi con cui giocare per soddisfare esigenze particolari. Tra questi c’è la cabina di poppa dedicata allo storage, che può avere un letto per il marinaio e tanto di accesso indipendente dal pozzetto, la posizione del tavolo da carteggio (a paratia o al centro del divano di dritta) e la possibilità di un terzo bagno con una configurazione diversa del letto di prua.

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Bluewater performante

Lo Swan 55 ha una lunghezza di 17,75 metri e un dislocamento di 22.450 kg e alcune sue doti lo definiscono come un tipico bluewater: autonomie, capacità serbatoi, volume dedicato allo storage, la protezione del pozzetto e la gestione del piano velico da parte del timoniere. Il pozzetto riprende infatti la soluzione già vista sul 58 con due panche a L e una coppia di tavoli multifunzione (come su maxi) a cui tenersi in navigazione e che si aprono o abbassano trasformandosi in due zone dove sdraiarsi, in aggiunta allo spazio ricavato sulla tuga a prua dell’albero.


La gestione di manovre e piano velica è affidato a cinque winch elettrici (dotazione standard), tutti della stessa misura e con la possibilità di avere un captive winch per la randa, che di base ha comunque un winch al centro tra le due ruote molto comodo da gestire. I due paramare si allargano verso poppa per ospitare due coppie di winch e una batteria di stopper ciascuno. Le timonerie si distinguono per il nuovo design funzionale che permette di aprirle e facilitare così la manutenzione degli strumenti elettronici installati. Da notare che i puntapiedi sono gli stessi dello Swan 78, con due posizioni diverse tra cui scegliere. A prua un profondo gavone permette di stivare vele di prua (come Code 0, gennaker, trinchetta) complete di avvolgitori e cavo antitorsione. Sempre sulla tuga di prua è possibile avere una rotaia per il fiocco autovirante e un secondo passauomo per dare più luce alla cabina armatoriale. Siamo al largo del Marina di Scarlino, in Toscana, in una giornata variabile che inizia con aria leggera per poi diventare perfetta con vento fino a 20 nodi. La nostra è una versione con chiglia standard da 2,50 metri di pescaggio, come optional ci sono altre tre chiglie: quella da 2,10 metri, la performance che arriva a 3,40 metri e una telescopica (fornita da APM) con pescaggio variabile tra 2,00 3 e 2.85 metri. La chiglia più profonda non è abbinata ad un albero maggiorato per non variare il momento raddrizzante (varia soltanto il peso della zavorra). Navighiamo sempre con randa e e fiocco ridotto all’80% che nasce autovirante montato però sulle rotaie normalmente dedicate al genoa 100%. Di bolina, con vento reale tra 10, 5/12,5 nodi e un angolo a quello apparente sui 30° registriamo una SOG (speed over ground) sempre tra i 7,6 e gli 8,1 nodi, che arriva a 8,6 con un’andatura leggermente più larga e 15 nodi d’aria. Allargando verso il traverso e con il vento salito a 18/20 nodi lo Swan 55 prende un passo ancora più veloce con il Gps che arriva anche a 10,6 nodi (sempre con randa e fiocco).

DATI

Lunghezza scafo / lenghts hull m 16.60
Lunghezza al gall. / length waterline m 15,78
Lunghezza f.t. / length overall m 17,75
Larghezza / beam m 5
Pescaggio / draft std m 2,50
Dislocamento / displacement kg 22.450
Zavorra / ballast kg 7.530
Acqua / water lt 600
Carburante / fuel lt 800
Randa / main sail mq 95,11
Fiocco / fore triangle mq 78,14
Motore / engine Yanmar 4JH 110cr da 110 cv/hp
Omologazione CE cat. / CE category A
Progetto / project Germán Frers
Interni / interior design Misa Poggi

Prezzo listino su richiesta

CANTIERE

Nautor Swan, Firenze, tel. 055 240382
info@nautorswan.com - www.nautorswan.com

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