Si issa la randa, si arma il fiocco 3 e la barca prende subito vita: è intuitiva e con reazioni immediate senza essere mai scorbutiche, la si sente sotto controllo e la sensazione al timone è di estrema piacevolezza di conduzione.
Abbiamo facilmente raggiunto una velocità di 8,5 nodi stringendo il vento apparente a 30° e non appena si poggia, anche di poco, la barca reagisce facendo salire il log. Il canard a prua, indispensabile per contrastare lo scarroccio quando la chiglia è basculata, era in posizione neutra, ma prevedibilmente orientandolo al vento le prestazioni di bolina potranno migliorare.
Con la canting keel azionata mantiene uno sbandamento di 16° che le permette di prendere tutta la sua lunghezza al galleggiamento. Arriva il momento di virare, come si comporterà una barca con la canting keel? Grazie all’esperienza sui Cookson 50 di Leonardo Chiarugi, che movimenta la chiglia, la virata avviene “da sola” con una morbidezza sorprendente. Il Mylius 60CK manovra come un 40 piedi.
Passiamo al lasco, purtroppo con l’aria in calo a 6 -7 nodi, sufficienti comunque a darci un’idea della potenza che può esprimere questa barca. Scendendo con un angolo al vento reale di 140°, il 60 CK ha fatto la stessa velocità del vento ed è sorprendente l’accelerazione anche con poca aria non appena si sposta la chiglia sopravento.
A 7 nodi di log la barca è stabile, ma sempre reattiva, consente di poggiare immediatamente non appena arriva un po’ più di pressione, così come risponde subito nei cali di vento quando si orza.
Pur essendoci poca pressione sulle vele, la sensazione alla ruota è quella di sentire bene il timone, forse quasi troppo considerata l’aria leggera, lasciando il dubbio che all’aumentare della velocità la conduzione possa risultare un po’ faticosa.
La chiglia basculante prevede una “quick release” che la lascia cadere a piombo per gravità, si tratta di una opzione necessaria in caso di avaria del sistema idraulico, ma utile anche per velocizzare alcune manovre in regata.
Anche il resto dell’idraulica di bordo ha un back up manuale. Tornando all’andatura al lasco, abbiamo molto apprezzato la pulizia della scia a poppa, senza vortici e resistenze indotte, ma ci è rimasta la voglia di adrenalina per una lunga planata con 20 nodi d’aria, quella situazione di “champagne sailing” per la quale il Mylius 60CK è nato.