LUGLIO ELETTRIZZANTE
Mobilità elettrica sull’acqua. Un tema appassionante, sempre più attuale e discusso. Progettisti, cantieri e armatori si stanno muovendo verso un modo diverso di intendere il diporto, più simile a quello che la vela è in grado di offrire con la sola forza del vento. Un navigare lento, privo di rumori, vibrazioni e fumi. Ma con gli stessi comfort di una villa sulla terraferma. Un argomento complesso, che prendiamo di petto con un servizio speciale di quaranta pagine in cui vi parliamo di imbarcazioni elettriche e ibride e soprattutto delle tecnologie, in continuo aggiornamento, che le muovono. Lo facciamo insieme ad alcuni dei protagonisti che stanno letteralmente inventando la storia del settore. Sono loro a rivelarci le prospettive future di questa rivoluzione sostenibile, e silenziosa, da cui non possiamo più prescindere. In vent’anni di Vela e Motore non ricordo un articolo di tale lunghezza dedicato ad un singolo argomento. Quando abbiamo deciso di impostare il numero di luglio su questo tema, non pensavamo a più di venti, massimo ventidue pagine. E già sembravano tante per il ritmo di una rivista periodica.
Ma poi, man mano che lo speciale – definirlo articolo è riduttivo – prendeva forma ci siamo resi conto che serviva più spazio per abbracciarlo tutto, per spiegare le mille implicazioni e i risvolti del navigare elettrico. Perché se è vero che si eliminano le emissioni dal luogo in cui si naviga, è altrettanto vero che da qualche altra parte (solitamente dove viene prodotta l’energia che serve a ricaricare le batterie in banchina) comunque finiscono. E quindi le pagine sono cresciute fino a raddoppiare, e visto che anche queste quaranta non bastavano, abbiamo già pensato a un bis il prossimo anno. Ma dodici mesi è un lasso di tempo eterno per il settore delle innovazioni tecnologiche e così, per non perdere il filo delle novità, dedicheremo all’argomento anche una rubrica fissa mensile.
Alla lunga introduzione seguono quattro interviste da cui abbiamo estratto i pensieri riportati nel distico al centro: Sergio Cutolo di Hydrotec, progettista che ha visto nell’ibrido il futuro della mobilità in mare; Christopher Ballin, fondatore di Toqeedo, uno dei principali produttori di sistemi elettrici, come li ama definire lui. Poi seguono due austriaci (e non è un caso): Michael Frauscher, il cantiere di famiglia costruisce modelli elettrici fin dal 1955 e Micheal Köhler di Silent Yachts, che ha trovato nei catamarani a energia solare il segreto per navigare senza emissioni e senza dover rinunciar ad alcun comfort. E infine chiudiamo con una sezione dedicata alle novità: barche, catamarani, motori e accessori e persino un appartamento galleggiante.
Buona lettura con Vela e Motore!