Quel bisogno di stabilità, l'editoriale di Alberto Mariotti

L'editoriale di Alberto Mariotti, pubblicato su Vela e Motore di Giugno, descrive la stabilità, una delle caratteristiche dei multiscafi, a cui è tradizionalmente dedicato il numero di giugno, come una delle caratteristiche di cui ha bisogno tutta la filiera della nautica in generale. Quella stabilità che anche Confindustria Nautica si sta impegnando a dare al settore e al Salone Nautico, anche dopo le indagini giudiziarie legate al porto di Genova e alla Regione Liguria

Giugno è il mese che ormai da diversi anni dedichiamo ai multiscafi. Modelli sempre più diffusi e apprezzati soprattutto per le doti di spazio, comfort e facilità di utilizzo.

Qualità che stagione dopo stagione hanno contribuito ad avvicinare al mare e al diporto anche persone con una passione più forte per la vacanza che per la barca, quindi con una propensione maggiore alla comodità e meno alla navigazione, che non si affaticano alla ricerca del decimo di nodo, sebbene oggi siano spariti i catamarani lenti e impacciati di una volta.

Anche quelli per la crociera pura si comportano bene a vela e tanti armatori passano dal monoscafo al multiscafo. Dopo un dominio dei modelli a vela durato oltre trent’anni quelli a motore sono passati alla riscossa, spinti dalle nuove propulsioni elettriche o ibride. I catamarani si adattano alla perfezione a queste tecnologie, perché hanno ampie superfici esposte dove installare i pannelli solari e scafi dalla ridotta superficie bagnata che abbassano la resistenza e aumentano il range di navigazione.

La qualità migliore dei multiscafi è il comfort, che a sua volta deriva dalla grande stabilità di questi mezzi. La stessa stabilità che auspichiamo per la filiera e l’industria nautica. Toccata di recente dall’inchiesta in corso a Genova, ha portato a nuovi assetti anche all’interno di Confindustria Nautica con l’arrivo di Piero Formenti alla guida dell’Associazione. Già presidente dell’European Boating Industry (EBI), sigla europea di cui è vice-chair fino al 2025, Formenti ha chiamato il settore a fare sistema.

Dopo anni record, dove l’export nel 2023 ha toccato i 4 miliardi di euro e gli addetti sono passati da 160mila a 220mila unità negli ultimi cinque anni, le sfide che attendono la filiera sono cruciali.

Per la piccola nautica si stima una contrazione di mercato e occorre proseguire lo sviluppo del Salone, la seconda fiera italiana dopo il Salone del Mobile e la terza al mondo per quanto riguarda la nautica, che solo sul territorio ligure è in grado di generare 65 milioni di indotto (The European House - Ambrosetti, “Rapporto Liguria 2030”).

«Proprio in queste circostanze di mercato - ha detto Formenti - è ancora più importante l’opera di consolidamento e crescita del Salone Nautico Internazionale di Genova».

Alberto Mariotti

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