La prova del Bénéteau Swift Trawler 48: come naviga, pregi e difetti

Bénéteau Swift Trawler 48 è un modello ideale per un armatore che, dopo aver avuto altre barche, anche a vela, vuole concedersi lunghe e comode crociere slow. Qui troverà spazi a sufficienza per famiglia e amici, quasi come a casa

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Navigare a lungo e senza fretta, in un contesto elegante, tendente al lusso, ma che lascia spazio anche a una vacanza più “wild”, magari con famigliari e nipoti al seguito.

Lo Swift Trawler 48 è il modello più grande della gamma che il cantiere francese dedica a chi ama navigazioni lunghe e confortevoli. Una promessa che riesce a mantenere ampiamente, soprattutto per le sue doti marine.

La prua è consacrata all’abbronzatura grazie al sunbed a tre posti, con una parte reclinabile che può diventare lo schienale di una grande chaise-longue. Scendendo due gradini, ci si immette nei camminamenti verso poppa. Lungo quello di dritta troviamo uno sportello a murata, ottimo per l’accessibilità in caso di ormeggio all’inglese, impreziositi da un pannello in legno tra la murata e il fly, dove c’è anche una porta in plexiglass per evitare che l’aria eccessiva disturbi gli ospiti nel pozzetto poppiero.

Questa zona, infatti, è ben riparata anche dal fly ed è collegata al salone da una grande porta scorrevole. È il luogo di ritrovo durante le belle giornate, per pranzare o cenare all’aperto con la cucina lì a portata di mano. Sulla sinistra c’è la scala che porta al fly: basta premere un pedale e spingerla lungo i binari per appoggiarla alla vetrata e toglierne l’ingombro nel pozzetto. La piattaforma di poppa colpisce per le sue dimensioni; serve da beach area, ma anche per alare un tender o una moto d’acqua, grazie agli invasi a scomparsa.


Salendo, si trova uno spazio lounge, circondato da divani con un tavolo estendibile al centro, servito da un mobile wet bar e grill, e la ripetizione della timoneria. È possibile tenere compagnia al pilota, sedendosi sui due divanetti fronte marcia, oppure, quando è ora di brindare, la poltrona del pilota si gira e si integra allo spazio conviviale.

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Sentirsi a casa

Entrando nel salone principale, a sinistra c’è una cucina spaziosa, che ricorda quella di una casa, che guarda a un mobile per stivare cambusa e stoviglie, arricchito da un’elegante vetrinetta per i calici in cristallo. Sotto la dinette (sul lato sinistro) si può avere un frigo – cantina da 23 bottiglie, con il tavolo pieghevole da 8 persone che si può abbassare e trasformare nella quarta cabina, la cui privacy è data dalla tendina che si può far scorrere sul binario incastonato nel cielino.


La postazione di comando è sistemata a dritta ed è servita da una porta scorrevole che immette nel passavanti, per dare una rapida occhiata durante le manovre, affacciandosi mentre ci si avvicina alla banchina utilizzando il joystick. Il timone è particolarmente grande, forse per strizzare l’occhio agli ex velisti, una fetta importante dei proprietari di barche simili che, maturati in età e come armatori, scelgono di passare a un trawler per continuare a navigare. Sulla sinistra è possibile avere uno dei tanti e capienti vani per stivare oggetti oppure una televisione a scomparsa fino a 43”.

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Terza cabina o lavanderia?

Al ponte inferiore, la zona notte conta tre cabine, di cui l’armatoriale a prua, nella classica disposizione a tutto baglio, con un ampio locale toilette e tanti armadi e spazi per lo stivaggio. Il letto è a ribalta e sotto ha un cassettone pronto per essere riempito. La seconda cabina ha due letti singoli che possono diventare un matrimoniale, servita da un bagno a cui si accede sia dall’interno, sia dal disimpegno, se utilizzato come day toilet.

È la soluzione ideale se si naviga con una coppia di amici oppure con i figli. La terza cabina, a dritta, ha l’alloggiamento per una lavatrice e può avere un letto matrimoniale o essere utilizzata come magazzino, opzione che piace molto agli armatori. Una coppia di navigatori qui avrà davvero tanto spazio per stivare qualsiasi attrezzatura, oltre ai gavoni sparsi in tutta la barca (quello più grande è sotto alla seduta di poppa, vicino alla sala macchine).

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Mare mosso non ti temo

La prova dello Swift Trawler 48 è avvenuta in una giornata di pioggia, vento e mare mosso, con onda da un metro e mezzo – due. Un clima decisamente inusuale per Port Ginesta, poco distante da Barcellona, dove si trova il Test center di Bénéteau. Il cantiere, però, non ha annullato la prova. E ha fatto bene. Anche in queste condizioni, la barca ha dimostrato di navigare bene e tenere il mare.

Abbiamo navigato con un esemplare che montava la motorizzazione standard, ovvero due motori Cummins QSB6.7 da 380 cv ciascuno che, sulla carta, raggiungono la velocità massima di 21 nodi. La versione optional con la coppia da 425 cv, invece, raggiunge i 25 nodi. Navigando con il mare di poppa, abbiamo in realtà raggiunto i 24,2 nodi, dovuti però dalla spinta delle onde che ci hanno fatto “surfare”.

Procedendo con la prua perpendicolare alle onde, invece, l’impatto è sempre stato morbido e lo sbandamento contenuto, tanto da non richiedere particolari correzioni di rotta allo scafo semiplanante. La vetrinetta con i calici di cristallo non ha avuto alcun problema e, seppure non ci fossero le condizioni per servire il pranzo, la navigazione è stata comunque confortevole.

Abbiamo dovuto aprire un oblò per risolvere in parte il problema dell’appannamento del parabrezza (regolarmente colpito dall’acqua a ogni salto di onda) che i bocchettoni dell’aria riuscivano a mitigare con fatica. I tergicristalli, invece, svolgono in modo ottimo il loro lavoro.

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La barca definitiva

L’armatore di uno Swift Trawler 48 probabilmente ha già navigato a lungo, anche a vela, e ora cerca una soluzione “definitiva”, che metta da parte adrenalina, avventura e performance e valorizzi il comfort, gli spazi, la possibilità di ospitare famigliari o amici ma anche di avere volumi per stivare quanto serve per stare fuori per lungo tempo. È l’armatore che vuole accogliere gli ospiti per un weekend con un pranzo servito in una caletta appena fuori dal porto ma anche quello che vuole stare fuori per settimane e toccare terra il meno possibile.


Dalla vela questa barca eredita andature slow e una plancia di comando essenziale, senza troppi gingilli da smanettoni. Di contro aggiunge rifiniture eleganti, quasi di lusso, tanti spazi e alcuni accorgimenti come quella porta in plexiglass per riparare il pozzetto di poppa dagli spifferi. L’andatura ideale è intorno ai 15 nodi, anche meno se si vogliono ottimizzare i consumi (a 10 nodi servono meno di 4 litri di gasolio per un miglio) o, più semplicemente, godersi ancora di più la crociera.

LUOGO PROVA: Port Ginesta (Barcellona)

METEO: Vento teso, pioggia e mare mosso con onda da 1,5 metri

Scheda tecnica

Lunghezza f.t.: m 14,74
Lunghezza al galleggiamento: m 12,77
Baglio: m 4,50
Pescaggio: m 1,15
Altezza sopra il galleggiamento: m 5,79
Dislocamento a vuoto: kg 12.200
Dislocamento a pieno carico: kg 17.000
Serbatoi gasolio: lt 1.930
Serbatoi acqua: lt 640
Motori: 2 x Cummins QSB6.7 380 cv (std)
2 x Cummins QSB6.7 425 cv (opt)
Omologazione CE: B (14 persone), C (16 persone)
Progetto: MICAD (architettura navale)
e Andreani Design (interni)

Prezzo listino: da 626.400 euro, IVA esclusa. Prezzo della versione base con due motori Cummins 6.7L da 380 cv.

Puoi trovare tutti i rilevamenti di velocità e consumi sul numero di Vela e Motore di Ottobre 2022.

CANTIERE: Bénéteau, Francia. Lista dealer italiani su 
www.beneteau.com

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