Gli ambienti sottocoperta sono caratterizzati da forme che richiamano motivi dalle linee esagonali e poligonali, scelte che si palesano in modo più evidente nelle scale in composito, nel tavolo del quadrato, nei cielini, nelle basi delle panche e nel taglio delle cuscinerie. Un tema ricorrente, che crea spazi alla ricerca di un’originalità marcata e che vanno a sovrapporsi a una suddivisione classica e rassicurante.
Questo lavoro capillare sulle forme e sulla definizione delle superfici ha permesso di ottenere un interessante effetto di alternanza fra parti laccate e altre finite con essenze lignee: il risultato è un ambiente sempre accogliente, arioso e, soprattutto, funzionale.
L’organizzazione degli spazi sfrutta appieno le potenzialità offerte dai generosi volumi della carena con un’ergonomia ben pensata, percorsi poco tortuosi, passaggi larghi e disimpegni ampi. In particolare, nella versione della prova con layout a tre cabine, si apprezza la coerenza e l’equilibrio con cui sono stati sfruttati i volumi disponibili, nessun ambiente è troppo piccolo o troppo grande rispetto agli atri, tutti sono luminosi e dotati di sufficienti spazi di stivaggio. Il quadrato ha sedute che possono ospitare fino a dieci persone, mentre il pagliolo adiacente alla panca di dritta si solleva a formare un grande letto matrimoniale.
Ben ingegnerizzata la soluzione che, con un semplice e fluido movimento, vede trasformarsi in piano di carteggio una delle sedute della panca di sinistra. Le due cabine di poppa offrono letti matrimoniali a dimensione piena e i disimpegni garantiscono sufficiente spazio per muoversi con disinvoltura. A prua si può optare per una soluzione con grande armatoriale e toilette privata, oppure per un layout che vede ridurre le dimensioni della cabina armatoriale a favore di una quarta cabina con letti a castello ricavata sul lato di dritta.
In generale si apprezza la qualità delle finiture e dei materiali utilizzati, che rendono questo Elan non più paragonabile ad una normale barca di grande produzione in serie, piuttosto ad un oggetto di alta gamma. Un lavoro certosino nelle lavorazioni e negli assemblaggi che ripaga l’occhio anche non esperto e una notevole robustezza degli appigli e dei vari elementi. Ci ha impressionato anche l’attenzione all’allestimento degli impianti che si palesa anche nei cablaggi del quadro elettrico, organizzato in modo da avere tasti di back up che possono sostituire quelli frontali in caso di avarie al sistema.