La prova in mare di TEMO: come naviga, pregi e difetti

La prova in mare di Vela e Motore di Temo, un motore elettrico leggero, compatto e facile da usare e trasportare, per piccole barche e tender. La sua semplicità e l’assenza di vincoli permettono a chiunque di sentirsi ancora più vicino al mare ma anche alla terraferma quando si è a bordo. Basta premere un pulsante

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La nostra prova in mare di Temo ha permesso di evidenziare pregi e difetti di un accessorio che fa della facilità di trasporto e della possibilità di muoversi il suo punto di forza.

Design essenziale, facilità d’uso disarmante e meno di 5 kg di peso per essere trasportato ovunque. Basta premere un pulsante per spostarsi in mare per un tuffo o, se si è a bordo di una barca, raggiungere una spiaggia o la banchina. Temo è un motore elettrico semplice quanto innovativo, un cilindro con un’elica al fondo che garantisce la propulsione a piccole unità e tender fino a 3 metri, con tre persone a bordo.

Con Temo si può sbarcare in ogni luogo e senza vincoli. Il suo peso di 4,9 kg e le dimensioni compatte lo rendono trasportabile ovunque. È formato da un’asta telescopica di 130 cm, che si estende fino a 170 cm, con al fondo un’elica a tre pale protetta da un anello e in cima un’impugnatura ambidestra con un pulsante a grilletto per azionare il motore, un pulsante per invertire la marcia e l’indicatore luminoso di carica della batteria.

Tutto qui: pochi elementi per fare molto. Il resto è all’interno: il motore brushless da 450 W e la batteria agli ioni di litio da 290 W; il tutto per una potenza di 1,5 cv.

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Sono due i casi principali in cui utilizzare Temo: dalla terraferma al mare o a una barca, oppure da bordo verso il porto o la spiaggia. In entrambi i casi, basta varare il tenderino, come abbiamo fatto noi al porto di Lavagna, e poi montare il motore sullo specchio di poppa. Un’operazione che sembra complicata, ma in realtà è semplicissima.

In dotazione viene fornito uno scalmo con un perno che ruota di 180°. Per fissarlo allo specchio di poppa bastano due viti. In alternativa è disponibile anche uno scalmo optional che si assicura al tender tramite un morsetto a vite. In entrambi i casi, l’installazione richiede la stessa operazione: inserire il perno nel foro che si trova alla sommità del motore e avvitare il tappino che lo assicura al perno. Aprendo la levetta, si può estendere la lunghezza dell’asta telescopica, per adeguarla alle proprie necessità.

Tra gli optional è disponibile anche un galleggiante da sistemare intorno al motore con un velcro che lo farà galleggiare in caso di caduta accidentale in acqua.

Da questo momento siamo pronti a navigare. Per farlo basta inserire intorno al polso il bracciale galleggiante con il magnete da inserire appena sotto l’impugnatura: è lo stacco di sicurezza, che in caso di caduta accidentale o se ci si dovesse allontanare dal motore ne interrompe il funzionamento.

L’impugnatura si può utilizzare con la mano destra o la sinistra, è indifferente: basta ruotare il motore come è più comodo. Si preme il tasto a grilletto e siamo già in abbrivio. Nella parte superiore dell’impugnatura c’è un tasto che serve a invertire la marcia: premendolo insieme al grilletto si naviga in retromarcia. Non c’è la regolazione della velocità, solo acceso o spento; in pochi secondi ci si sposta a circa 2 nodi di velocità.

La manovrabilità può avvenire da sinistra a destra, per virare, oppure dall’alto al basso, per ottimizzare l’efficacia della spinta, per manovrare in angoli ancora più ristretti. L’anello alla base di Temo, oltre a permettere al motore di essere appoggiato a terra e restare in piedi, protegge l’elica in ogni situazione. Grazie a questa sicurezza è possibile navigare agevolmente in spazi ristretti e pieni di cime come i porti, dove anche se si sfiora una trappa non succederà nulla. Lo stesso vale per la navigazione in acque poco profonde, qualora si debba raggiungere o lasciare la spiaggia; in questo caso va comunque utilizzato il corridoio di lancio.

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Temo è il compagno ideale di ogni piccolo tender, per fare il bagno in una caletta appartata, oppure per raggiungere il porto dalla rada in cui si è ormeggiati. I vari utilizzi di questo motore che ha la forma di una bacchetta si scoprono di volta in volta. Durante la permanenza in porto, ad esempio, qualora il vostro ormeggio sia in fondo alla diga foranea, invece di percorrere tutta la barriera a piedi, è possibile utilizzare il gommoncino con Temo per attraversare il porto e arrivare all’ingresso del marina, per raggiungere la città, oppure raggiungere il market, il bar o i vari servizi.

Per ricaricare il motore elettrico basta una normale presa di corrente e ci vorranno tre ore e mezza di tempo. Se da bordo decidete di raggiungere un ristorante sulla costa, ad esempio, per una maggiore garanzia di autonomia potrete chiedere al ristoratore di farvi collegare il caribatteria a una presa a muro. Dal porto di Lavagna siamo andati in spiaggia e ritorno. Il Gps ha rilevato oltre due miglia percorse in modo continuo, quindi un utilizzo intenso per un motore che si usa per brevi spostamenti. A fine tragitto l’indicatore della batteria segnava ancora metà carica.

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In navigazione con il motore elettrico Temo

Premesso dunque che Temo non è fatto per lunghe traversate, ma solo per brevi spostamenti, può capitare comunque di incontrare vento e onda di prua, esattamente come è successo durante la nostra prova. Al netto di qualche spruzzo che entrava nel piccolo tender, Temo ha continuato imperterrito la sua marcia anche affrontando le onde a prora, con un abbrivio che è rimasto sempre continuo e costante. Non siamo mai rimasti in balia dei marosi.

Il fatto di poterne regolare l’altezza, più o meno a filo d’acqua, consente anche una maggiore stabilità in manovra ed efficacia in virata. L’unico rischio è stato quando, seduto sul tubolare sinistro, ho tentato una virata molto stretta (Temo era disposto a 90° rispetto alla chiglia) verso dritta, quindi con l’elica all’opposto della mia posizione: tra qualche onda e l’accelerazione del motore, il tender ha sbandato parecchio, al limite del ribaltamento. Per far ruotare il tender su sé stesso, molto meglio lasciarsi l’elica alle spalle, virando quindi sul lato del tubolare su cui si è seduti. Nessun problema, invece, nelle virate normali, anche se strette.

L’unico momento di vera difficoltà di Temo è stato quando siamo giunti nelle onde della risacca. In un normale utilizzo durante una giornata al mare, saremmo dovuti scendere e alare il tender tirandolo sulla spiaggia. Ma dato che così non era (e non ci volevamo bagnare), è stato difficile recuperare la rotta quando ormai la risacca ci spingeva sulla battigia.

Luogo della prova: Lavagna

Meteo: Giornata piovosa, onda corte da 30 cm

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Temo 450 costa 1.616,50 euro, Iva inclusa. Il prezzo comprende, oltre al motore Temo 450, il carica batterie da 220 V, lo scalmo d’aggancio al tender e il cinturino di sicurezza con chiave magnetica, ovvero tutto quello che serve per usare senza problemi il motore.

Gli optional disponibili sono: carica batterie da 12 Volt (86,41 euro, prezzi Iva inclusa), astuccio per galleggiabilità (61,00 euro), manette antifurto (91,40 euro), elica a tre pale di ricambio (81,34 euro), borsa per il trasporto/stivaggio (122,00 euro) e aggancio rimovibile, come quello della prova, (90,49 euro).

Motore: W 450, brulshless

Batteria interna: W 290, ioni di litio

Spinta massima kg 12

Potenza: cv 1,5

Tensione: V 24

Peso massimo barca: kg 500

Peso motore: kg 11,9

Lunghezza: cm da 130 a 170

Diametro elica: cm 17,5 a tre pale

Ricarica: V 200 o V 12/24

Tempo di ricarica a V 220: ore 3,5

Design: Chedal Anglay Design

Temo – Nantes (Francia) – temofrance.com

In Italia: F&B Yachting, Lavagna (GE) – fbyachting.it

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